Il 6 maggio del 2016 è entrata in vigore la legge che ha rinnovato il prestito vitalizio , questo istituto era già presente nel nostro ordinamento, la nuova legge ha modificato alcune delle sue parti, la più importante è stata l’abbassamento dell’età richiesta per ottenere il prestito. I proprietari di una casa che hanno compiuto i 60 anni possono chiedere un finanziamento a una banca o ad un altro intermediario finanziario autorizzato ipotecando il proprio immobile, ma potendo continuare ad abitare la casa stessa.
Vediamo come funziona questo “mutuo al contrario “ e se è veramente conveniente e per chi.
Coloro che hanno superato i 60 anni possono ottenere un prestito sulla loro casa, senza che sia richiesto nessun rimborso fino alla scadenza, ossia per la durata della vita del sottoscrittore. L’importo che sarà concesso varia tra il 15 e 55%,del valore della casa e cambia in base all’età del contraente più questa è elevata più è alto l’importo che sarà erogato, la banca valuta che otterrà in questo modo l’estinzione dl debito in tempi più veloci
Non si perde, quindi, il possesso della casa familiare in quanto spetta agli eredi decidere se rimborsare il mutuo e tenersi la casa, oppure metterla in vendita per rimborsare il prestito, entro 12 mesi dalla successione, incassando la differenza. In ogni caso, per legge, la somma da rimborsare non potrà mai superare il valore commerciale dell’immobile al momento della successione. Gli eredi in questo modo non corrono il rischio di dovere rendere soldi di tasca propria. Questi ultimo possono anche decidere di rimborsare l’importo dovuto alla banca e tenersi la casa.
Visto così sembra un’ottima soluzione ma conviene davvero? l’abbiamo chiesto al direttore del Gruppo Immobiliare Lloyd, settore immobili residenziali Juan Carlos Gallo “Può essere molto conveniente per i genitori che vogliono aiutare i figli a comprare una casa, a condizione che il loro immobile di proprietà non sia gravato da mutuo. Può servire anche per aiutare a comprare un’ attività a coloro che hanno perso il lavoro. Insomma credo che sia un’ottima occasione soprattutto per le persone che vogliono ottenere liquidità senza perdere la proprietà del loro immobile come succede invece nell’istituto della nuda proprietà, l’importante è che il prestito non superi il 40% del valore dell’abitazione.
A.R.
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